Delibera partecipate. Pignone (Lista Doria): “Nulla ancora è deciso”
Genova. Non è piaciuto alle forze politiche interne alla maggioranza il “metodo” con cui la giunta ha ripresentato la delibera sulle società partecipate di Tursi, vale a dire convocando una conferenza stampa per illustrare il nuovo testo senza prima dare in mano la delibera ai consiglieri.
Ma non sembra piacere troppo neppure il merito. Gian Pastorino di Sel, che proprio sulla prima versione della delibera presentata prima dell’estate aveva minacciato di uscire dalla maggioranza e dal partito, ha già annunciato battaglia. Lo stesso vale per il capogruppo della Fds Antonio Bruno. Ma anche i consiglieri della lista Doria sono più che perplessi. “Per noi questa delibera di indirizzo, deve essere l’inizio di un percorso, non la sua fine” dice il capogruppo dei doriani Enrico Pignone.
Ma è davvero così? “Noi avevamo chiesto che venisse avviato un percorso di partecipazione che coinvolgesse tutti i portatori di interesse, cioè anche comitati, associazioni e cittadini, mentre si è scelto di audire unicamente i sindacati, e questo non va bene”.
La conferenza stampa indetta dal vicesindaco Stefano Bernini e dall’assessore al Bilancio Franco Miceli ha lasciato un po’ tutti sbalorditi: “Il metodo non ci è piaciuto” sottolinea Pignone.
E nemmeno sono piaciute certe asserzioni a sostegno della privatizzazione, come unico metodo per salvare le aziende. “Non va neppure bene che ora l’in house sia visto come il nemico assoluto da sconfiggere, perché se da un lato può avere dei limiti, dall’altro l’essere un’azienda in house deve essere vista come un’opportunità”.
Un’opportunità e soprattutto una garanzia: “Certo, perché se Amiu e Aster escono dall’in house e questo viene considerato meraviglioso perché in questo modo possono andare a gara su tutto il territorio nazionale, ciò significa anche che sui servizi alla città si faranno le gare e a questo punto potremmo trovarci con Amiu che va a fare lavori in Piemonte e che a fare l’asfalto del Comune arrivino spagnoli o francesi. E i servizi alla città verrebbero messi a rischio”.
I nodi cominceranno a venire al pettine domani pomeriggio, quando Doria (che alla conferenza stampa non era presente), convocherà la maggioranza.
Katia Bonchi
La via Maestra – Comunicato Stampa Lista Doria
Comunicato
A seguito della manifestazione nazionale di Roma “la Via Maestra“, la Lista Doria vuole continuare a condividere, con chi ha partecipato o aderito alla realizzazione di questo momento, l’impegno ad avviare un processo permanente di applicazione della Costituzione.
Con l’intento di andare oltre la giornata di Sabato, l’impegno di tutti è quello di nutrire un percorso costruttivo affinché la nostra Costituzione non venga solo difesa ma soprattutto attuata, che la Carta non sia intesa solo come una dichiarazione di intenti da conservare, ma sia lo strumento per rigenerare la democrazia e rivendicare diritti non riconosciuti o negati.
Ringraziamo tutti coloro con cui abbiamo condiviso questo “inizio”: chi ha aderito all’appello e chi ha partecipato con noi alla manifestazione di piazza e quindi al lungo viaggio in pullman con le sue numerose soste.
La Lista Doria
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, oh giovani, col pensiero perchè lì è nata la nostra Costituzione.” (P. Calamandrei, 1955)
Quarto, un anno dopo
Loris
Se insegui ossessivamente solo i princípi, governeranno sempre i soliti “prìncipi”.
Scriviamo queste poche righe perché crediamo sia necessario restituire alla vicenda dell’ex OP di Quarto una corretta informazione di come sono andati i fatti nel corso di quest’ultimo anno, grazie anche ad un gruppo di cittadini ed Associazioni (1500 adesioni, Coordinamento per Quarto), che ha creduto, lottato, riunendosi tutti i lunedí a partire dal 5 giugno 2012, chiedendo alle Istituzioni un modo per recuperare una situazione che l’anno scorso, di questi tempi, sembrava irrecuperabile.
Andiamo con ordine: dove eravamo l’anno scorso di questi tempi:
Tutta l’area del complesso novecentesco con annesso il parco e i diversi accessi, venduti a Fintecna nel 2008, ancora oggi in completo abbandono.
Tutta l’area del Padiglione ottocentesco venduta ad ARTE per sanare buchi di bilancio per 27 milioni di euro circa, (novembre 2011). Continua a leggere →
Genova, è scontro e rottura in Comune
Tra privatizzazione delle società partecipate e difesa dei “beni comuni”
Una cosa è stata chiara fin dal momento dell’elezione del Sindaco Doria: il PD non era in grado di concepire che i rapporti di forza all’ interno della maggioranza di centro-sinistra erano mutati rispetto alle amministrazioni precedenti dove, gli altri membri della maggioranza erano più simili ai soprammobili di casa, spolverati all’ occorrenza ma non determinanti per le scelte strategiche della città.
Non è neanche un mistero che i “poteri forti” della città abbiano trovato una sinergia col PD entrambi accomunati dall’ esigenza di conservare nei rispettivi ambiti il controllo politico, sociale ed economico della città stessa. Continua a leggere →