Archivi Mensili: ottobre 2013

Primo Valico, ecco l’alternativa alla Tav Genova: il progetto

Poco meno di 20 chilometri di tunnel alla base della catena dei Giovi per ridisegnare il Primo Valico – aperto nel 1852 per collegare Pontedecimo e Rigoroso (Arquata Scrivia) – evitando la ripida salita di Busalla, che raggiunge anche il 35‰ di pendenza. L’alternativa al tanto contestato Terzo Valico ha finalmente un volto, una proposta concreta. L’idea giunge dall’architetto Paolo Rigamonti, che si è ispirato alla filosofia svizzera di abbassamento dei trafori storici, “spostandoli” alla base delle asperità montuose, per diminuire la pendenza delle vie infrastrutturali. Un concetto che è stato fatto proprio anche dai rappresentati della Lista Doria, che hanno seminato un po’ di sconcerto in Consiglio comunale per essere andati almeno apparentemente contro le intenzioni del proprio sindaco, per il momento determinato a proseguire l’iter del Terzo Valico.

Alla scoperta del Primo Valico: di che cosa si tratta?

La proposta di Rigamonti e Lista Doria è molto semplice e punta al potenziamento dell’utilizzo di una linea già esistente e attualmente poco sfruttata a causa della sua tortuosità e della pendenza, che la rendono appetibile per i passeggeri solo nel tratto Pontedecimo-Busalla, mentre il percorso Rigoroso-Busalla è ottimizzato per le merci. Tutti ostacoli che, a detta dell’architetto, possono essere sormontati con interventi di gran lunga più semplici, economici e meno invasivi rispetto all’Alta Velocità Genova – Tortona – Milano. «Con un traforo lungo circa un terzo di tutte le gallerie previste per il Terzo Valico – spiega l’architetto – il Primo Valico potrebbe diventare una linea di ottima qualità, pur non potendosi definire linea veloce». Il percorso del tratto di montagna Pontedecimo – Rigoroso è di 35 km, a fronte di una distanza in linea d’aria di soli 18,5 km. Il dislivello tra i due punti estremi è di 170 m, con una pendenza media del 9,2‰ (contro il 12,5‰ del Terzo Valico), che lo rendono il passaggio appenninico più breve in assoluto. >> continua a leggere>>

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Delibera partecipate. Pignone (Lista Doria): “Nulla ancora è deciso”

Genova. Non è piaciuto alle forze politiche interne alla maggioranza il “metodo” con cui la giunta ha ripresentato la delibera sulle società partecipate di Tursi, vale a dire convocando una conferenza stampa per illustrare il nuovo testo senza prima dare in mano la delibera ai consiglieri.

Ma non sembra piacere troppo neppure il merito. Gian Pastorino di Sel, che proprio sulla prima versione della delibera presentata prima dell’estate aveva minacciato di uscire dalla maggioranza e dal partito, ha già annunciato battaglia. Lo stesso vale per il capogruppo della Fds Antonio Bruno. Ma anche i consiglieri della lista Doria sono più che perplessi. “Per noi questa delibera di indirizzo, deve essere l’inizio di un percorso, non la sua fine” dice il capogruppo dei doriani Enrico Pignone.

Ma è davvero così? “Noi avevamo chiesto che venisse avviato un percorso di partecipazione che coinvolgesse tutti i portatori di interesse, cioè anche comitati, associazioni e cittadini, mentre si è scelto di audire unicamente i sindacati, e questo non va bene”.

La conferenza stampa indetta dal vicesindaco Stefano Bernini e dall’assessore al Bilancio Franco Miceli ha lasciato un po’ tutti sbalorditi: “Il metodo non ci è piaciuto” sottolinea Pignone.

E nemmeno sono piaciute certe asserzioni a sostegno della privatizzazione, come unico metodo per salvare le aziende. “Non va neppure bene che ora l’in house sia visto come il nemico assoluto da sconfiggere, perché se da un lato può avere dei limiti, dall’altro l’essere un’azienda in house deve essere vista come un’opportunità”.

Un’opportunità e soprattutto una garanzia: “Certo, perché se Amiu e Aster escono dall’in house e questo viene considerato meraviglioso perché in questo modo possono andare a gara su tutto il territorio nazionale, ciò significa anche che sui servizi alla città si faranno le gare e a questo punto potremmo trovarci con Amiu che va a fare lavori in Piemonte e che a fare l’asfalto del Comune arrivino spagnoli o francesi. E i servizi alla città verrebbero messi a rischio”.

I nodi cominceranno a venire al pettine domani pomeriggio, quando Doria (che alla conferenza stampa non era presente), convocherà la maggioranza.

Katia Bonchi

>>fonte>>Delibera partecipate, domani via al confronto in maggioranza. Pignone (Lista Doria): “Nulla ancora è deciso” | Genova24.it.

La via Maestra – Comunicato Stampa Lista Doria

lista per comun

Comunicato

A seguito della manifestazione nazionale di Roma “la Via Maestra“, la Lista Doria vuole continuare a condividere, con chi ha partecipato o aderito alla realizzazione di questo momento, l’impegno ad avviare un processo permanente di applicazione della Costituzione. 

Con l’intento di andare oltre la giornata di Sabato, l’impegno di tutti  è quello di nutrire un percorso costruttivo affinché la nostra Costituzione non venga solo difesa ma soprattutto attuata, che la Carta non sia intesa solo come una dichiarazione di intenti da conservare, ma sia lo strumento per rigenerare la democrazia  e rivendicare diritti non riconosciuti o negati. 

Ringraziamo tutti coloro con cui abbiamo condiviso questo “inizio”: chi ha aderito all’appello e chi ha partecipato con noi alla manifestazione di piazza e quindi al lungo viaggio in pullman con le sue numerose soste. 

La Lista Doria

 

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, oh giovani, col pensiero perchè lì è nata la nostra Costituzione.” (P. Calamandrei, 1955)